Il contributo di Jim Cummins
Parole-legami
Ancora oggi, negli incontri fra utenti allofoni e operatori dei settori sociosanitari, psicoeducativi e scolastici spesso non viene ancora richiesta la collaborazione di un/una mediatore/mediatrice linguistico-culturale. Probabilmente se ne ignora l’esistenza oppure se ne misconosce il ruolo di traghettatore e di ponte fra il mondo
e la lingua degli utenti e quello degli operatori. Perciò nei colloqui ci si limita generalmente a dare informazioni fattuali e può essere difficile costruire insieme
una narrazione che coinvolge le emozioni. Sotto il cappello di “parole legame” vi offriamo perciò una serie di parole che, in assenza di un mediatore adulto e qualificato, permettono la verbalizzazione delle fratture che la migrazione cagiona ai
legami famigliari.
e la lingua degli utenti e quello degli operatori. Perciò nei colloqui ci si limita generalmente a dare informazioni fattuali e può essere difficile costruire insieme
una narrazione che coinvolge le emozioni. Sotto il cappello di “parole legame” vi offriamo perciò una serie di parole che, in assenza di un mediatore adulto e qualificato, permettono la verbalizzazione delle fratture che la migrazione cagiona ai
legami famigliari.